18. Francesco Sforza ad Antonio da Trezzo 19 maggio 1458

1458 Mediolani 19 maii.
Antonio de Tritio.
Neapoli.
Hebbemo la tua lettera de dì 17 del passato (a) con quella scrive la maiestà del signor re al duca de Savoya per la novità ch’el fa contro questi nostri adherenti et la copia d’essa inclusa alla nostra. Inteso el tutto, rimasemo molto satisfacti et mandassimo dicta lettera regia al prefato signore duca de Savoya, siché volemo ne ringratii summamente la maiestà del signore re de quanto ella te ha dicto et scritto per nuy al dicto duca, avisandola ch’el dicto duca, per quanto intendemo fin’ad qui, monstra volere restituire et reintegrare. Non sapiamo se lo farà. De quanto seguirà te ne avisaremo.
Dele altre particularità ne scrivi restiamo avisati. Per queste non accade dire altro.
Deli facti de Zenova de quanto havemo potuto intendere dì per dì te havemo avisato et così credemo haveray dato notitia ad la maiestà del signore re. Et così dapoy è venuto Bartholomeo. Con luy havemo conferito et comunicato et comunicaremo quanto ne accadrà sentire, del che luy porà avisare più ad pieno sua maiestà, però per queste non ne extendimo altramente, nisi che spesso ne avisi dela bona prosperità de sua maiestà, alla quale ne recomandaray cordialissimamente.

(a) Francesco Sforza commette un errore di datazione, perché il documento cui si riferisce, ossia Napoli15, non è datato 17 aprile bensì 27 aprile.

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