GS5

CORRADINO GIORGI A FRANCESCO SFORZA
13 febbraio 1458, Rumilly. Documento in cifra.

Illustrissimo signore mio. XXX Questi dì passati scrise la signoria vostra como lo re de Franza volia (a) che domino Aloyse Bolero gli fose mandato et che per questo mandava ambaxadori da questo signore li quali glilo devevano conduere poi inmediate. Per altre mie scrise como intendeva più largamente, zoè lo prelibato re volere ad ogni modo questo signore gli mandase lo predicto domino Aloysio Bolero e che per questo remandava misir Uberto Valueto, lo quale era tornato, como per altre mie ho scripto, dal prefato re. Non obstando questo, al prescente intendo questo signore, per non volere avere casone de mandare el predicto domino Aloysio Bolero dal prenominato re de Franza, havere deliberato, quam primum sciano venuti dicti ambaxadori, de farlo liberare e remeterlo in soa libertà, li quali ambaxadori dietim sono aspectati qui, fra li quali gli è gubernator de Ast. Poi, se dicto domino Aloysio Bolero vorà andare dal prelibato re, poterà, sin autem, farà como gli parerà. E questo intendo da uno misir Antonio de Iudicibus è in secreto molto amico de domino Aloysio Bolero et hè del Conscilio de questo signore. Item, non obstando quelo ho sopradicto, intendo che lo predicto re de Franza, scecumdo che XXXXXX publice dicitur, et maxime da Pedemontani quali sce retrovano esser qui ex nunc, per qua (b) lle cose aspectano a lui ha liberato domino Aloysio Bolero e simil vole faza questo signore et ulterius vole gli scia restituito lo castello e darli tranta milia ducati per questo signore pro dannis et interese. Sce cusì serà vero, non lo posso bene intendere, del certo dicitur publice, como ho sopradicto. Item questo signore ha facto cavalcare una parte deli soi arceri e dreto essi gli ha mandato uno quale sce domanda Marcheto, capitaneo de gente d’arme (c), lo quale, scecundo che da lui ho intexo, se retrova havere (d) alcuni cavali, che sono circha ducento, in lo teritorio (e) de queli del Careto et maxime de quelo del Finale. E al tempo dela guera del domino Guilielmo de Monteferrato questo Marcheto dice gli era, lo quale Marcheto, cum li soi e li arceri soprascriti, li quali pasano a tri he quatro ala volta inscema cum le cernede de Pedemonte, vano a Centallo per cavarne fora Arcembaudo aut vi aut gratis et amore, lo quale usque in hodiernum dixit se dominum, ma niente de mancho ha esportato quelo gli era de bono e reducto ad Avinione. Item ho facto intemdere per mie littere he cum grande fatiga al prelibato domino Aloysio Bolero la signoria vostra havere mandato la pXXolvere da far dormire cum el modo de usare quela he anchora la signoria vostra non havere via de potere providere ala barcha el rechedea et confortato per parte dela signoria vostra non se meta ad periculo se non cognosce poterne inscire securamente e senza scandalo, aciò non pezorasse li facti soi, li quali gli ho facto intendere anchora como passano he in quali termini sono, il che havendo intexo, hè rimasto contento he alegro he non se cura più de fugire. He questa via ho habuto cum grande inzigno per la via de uno prete lo quale gli dice messa ogni dì. Altro non acade al prescente. Me recomando a vostra signoria, la quale Dio per soa gratia conserva er augeat ad vota. Ex Remiliacho die 13 februari 1458.
Eiusdem dominationis dominationis vestre fidelis servus Conradinus de Georgis etc.

(a) La a di volia si trova nell’interlinea. Nella decifrazione è scritto voleva.
(b) Nel margine sinistro è scritto con un segno di richiamo nto a que, in modo che risulta quanto a quelle. Si noti che qua lle si trova sopra ha liberato.
(c) Il segno per gente d’arme corriponde a una K rovesciata, che si può interpretare come l’iniziale del nome Karolus.
(d) La sillaba re di havere si trova nell’interlinea. Si noti che a essa corrisponde nella riga sotto ch di circha.
(e) La prima i di teritorio si trova nell’interlinea. Si noti che alla parte iniziale di teritorio corrisponde nelle due righe sotto Careto e Finale.

Lascia un commento