1.1.1. Le informazioni di GS5

Nella tabella esponiamo le informazioni di GS5, lettera datata 13 febbraio, che riteniamo debbano essere evidenzate: i temi sono in rosso, i remi normali (questo criterio verrà seguito anche in seguito).

 

Tabella 1: le informazioni di GS5 (13 febbraio)

 

1 Questi dì passati scrise la signoria vostra como lo re de Franza volia che domino Aloyse Bolero gli fose mandato et che per questo mandava ambaxadori da questo signore li quali glilo devevano conduere poi inmediate. Per altre mie scrise como intendeva più largamente, zoè lo prelibato re volere ad ogni modo questo signore gli mandase lo predicto domino Aloysio Bolero […]. 
2 Non obstando questo, al prescente intendo questo signore, per non volere avere casone de mandare el predicto domino Aloysio Bolero dal prenominato re de Franza, havere deliberato, quam primum sciano venuti dicti ambaxadori, de farlo liberare e remeterlo in soa libertà, li quali ambaxadori dietim sono aspectati qui, fra li quali gli è gubernator de Ast. […]. 
3 Item, non obstando quelo ho sopradicto, intendo che lo predicto re de Franza, scecumdo che XXXXXX publice dicitur, et maxime da Pedemontani quali sce retrovano esser qui ex nunc, per quanto a quelle cose aspectano a lui ha liberato domino Aloysio Bolero e simil vole faza questo signore et ulterius vole gli scia restituito lo castello e darli tranta milia ducati per questo signore pro dannis et interese. Sce cusì serà vero, non lo posso bene intendere, del certo dicitur publice, como ho sopradicto. […]. 
4 Item ho facto intemdere […] al prelibato domino Aloysio Bolero la signoria vostra havere mandato la pXXolvere da far dormire cum el modo de usare quela 
5 he anchora la signoria vostra non havere via de potere providere ala barcha el rechedea 
6 et confortato per parte dela signoria vostra non se meta ad periculo se non cognosce poterne inscire securamente e senza scandalo, aciò non pezorasse li facti soi, li quali gli ho facto intendere anchora como passano he in quali termini sono, il che havendo intexo, hè rimasto contento he alegro he non se cura più de fugire.

Corradino Giorgi segnala a Francesco Sforza che Carlo VII vuole che il duca sabaudo gli invii Ludovico Bolleri e per questo motivo il re ha inviato in Savoia degli ambasciatori, che dovranno immediatamente condurre il signore di Centallo alla sua presenza, informazioni già riferite in lettere precedenti (1). Pare che il duca di Savoia, per non trovarsi nella condizione di dover mandare Ludovico Bolleri in Francia, abbia deciso di liberarlo prima dell’arrivo, ormai imminente, degli ambasciatori (2) [3]. Si dice anche, soprattutto da parte dei piemontesi che si trovano a Rumilly (da cui la lettera è inviata), che Carlo VII per quanto lo riguarda ha liberato il signore di Centallo e vuole che Ludovico di Savoia faccia altrettanto, restituendogli il castello e dandogli 30.000 ducati di risarcimento (3). L’inviato sforzesco ha poi fatto sapere a Ludovico Bolleri che il duca di Milano ha inviato la polvere dal potere narcotizzante da lui richiesta, insieme alle istruzioni per l’uso (4), ma non è in grado di fornire la barca di cui avrebbe bisogno per fuggire (5) [4]. Lo ha quindi esortato a non correre alcun rischio se non è certo di riuscire nell’impresa, perché rischierebbe di peggiorare la sua situazione: il signore di Centallo ha quindi deciso di abbandonare il progetto (6).

[3] Per quanto riguarda la polvere dal potere narcotizzante e la barca si veda il secondo paragrafo di questo capitolo (pp. 44-60), dedicato alla ricostruzione del segmento iniziale della Serie Giorgi Sforza.
[4] Corradino Giorgi scrive che fra gli ambasciatori francesi vi «è gubernator de Ast», ma si sbaglia: in GS7 (pp. 11-14, Tabella 6, punto 6) si legge infatti che gli inviati di Carlo VII erano Jean du Mesnil-Simon, governatore del Berry, e Guillaume Toreau. Per gli ambasciatori francesi si veda p. 15, n. 9.

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