GS16

CORRADINO GIORGI A FRANCESCO SFORZA
18 aprile 1458, Ginevra. Lettera cui è allegata BS1 della Serie Bolleri Sforza. Cfr. M44-13r [B] di Missive 44.

Illustrissimo signor mio. A dy XV del prescente ho recevuto queli doy libri una cum le lettere de vostra signoria, ale quale respondendo dicho ho prescentato ly suprascripti libri a questo illustrissimo signor, ly quali ly sono stati gratissimi et acceptatissimi, del che ne rende soa signoria gratie infinite a vostra signoria, offerendosse semper propitio et favorevele ad ogni cossa grata a vostra signoria, pregando quella che anchora vogla fare durare uno pocho de faticha a fare retrovar quelo Vincentio «De speculo ystoriali» e farali vostra signoria cossa molto gratissima.
Poy ly feci l’ambasciata ho vero lamenta per parte de vostra signoria, monstrandoli le littere me havea scripto vostra signoria circha quela materia, le quale intexe me fece questa resposta, videlicet che da quelo giorno al scequente non era longa distantia he che alora farebe vostra signoria restare bene contenta. Il dy scequente me fece dire che le insolentie facte contra domino Honorato, conte de Tenda, he cusì contra le altre terre de domino Aloysse Bollero erano facte contra et preter voluntatem suam et queli erano a quela impresa havevanno passati ly termini dely comandamenti e instrutione a lore dacte et che per evidentia de ciò mandava a farli retrare dale impresce he anchora ne farà dele altre demostratione per le quale vostra signoria comprenderà cusì esser lo vero he anchora, ante queste insolentie sciano facte, soa signoria era in tractato de acordio cum dicto domino Aloyse, como anchora ha potuto intendere vostra signoria per altre mie lettere,
et che, havendoli suplicato domino Aloyse de alchune robarie facte per alchui gioti he ribaldi et cativi in le terre de soa signoria, ly quali esso domino Aloysse gly havea dacto recepto in le soe castelle, e ancora per alchune altre robarie havea facto dicto domino Aloyse ad alchui subdicti de soa signoria, tempore che detto domino Aloyse piadiva cum domino Ameo, monsignor de Villa, il perché pregava soa signoria gly perdonasse et maxime in compensatione dely servitii haveano facti ly soy predecessori ala cassa de Savoia etc.,
era contenta soa signoria perdonarli, restituirlo, e cusì ly perdona et restituerà a contemplatione de vostra signoria et dely parenty e amici de dicto domino Aloysse et per remuneratione dely servitii facti per ly soy predecesori ala cassa de Savoia etc.,
his pactis et conventione: che dicto domino Aloysse fideiubeat de Lta millia ducati per tanti zentilhomeni de Pedemonte che per lo havenire non farà più né receptarà in le soe castelle de là daly monti alchui robatori né cativi che vollesseno ofendere ale terre he subdicti de soa signoria né al stato he persona soa
et de questo domino Aloysse anchora il facesse cauto per vostra signoria et ch’el dicto domino Aloysse scrivesse al re Renato e lo pregasse non procedesse più ultra, però che era de bono acordio cum soa signoria.
Et in testimonio de ciò era contenta he volea soa signoria andasse a parlare cum domino Aloysse et viderlo, il che ho facto, lo quale per miliare de volte sce recomanda a vostra signoria, pregando quella gly piaza de fare quela scecurtate dela qual esso scrive a vostra signoria per le aligate referendosse ale mye lettere, como per quele vostra signoria intenderà, e manda la copia dela procura como voreano questi la stesse, la quale dicto domino Aloysse prega vostra signoria faza ho a my ho a chi pare a vostra signoria meglio per poterli fare questa scecurtade al nome de vostra signoria, ala qual esso domino Aloysse dice farà tute quele cautione vostra signoria vorà de relavarla per casione de questa scecurtà semper indempne etc.
Et cusì ha scripto al re Renato e gly fide mandato Gabrielo da Riplata, nepote de dicto domino Aloysse, quale era presono in la rocha de Monmiliano.
Et per la executione dela revocatione dela gente he dele insolentie facte soa signoria manda el spectabile cavalero de Santo Iohanne, domino frate Georgio da Piozascho, comandatore e gubernatore de Vercelle, parente strecto de dicto domino Aloysse, lo quale anchora debe ponere campo intorno a Centallo a nome de dicto domino Aloysse e fare ogni cura e solicitudine de havere Arcimbaldo in le mane, aciò possa esser retribuito scecundo ly soy meriti.
Unde, intendendo la bona e optima dispositione he voluntà de questo signor circha a questi facti, ho deliberato de non partirme he de solicitare la expeditione dela cossa, avisando vostra signoria che ogni dy io retrovo he cognoscho questo illustrissimo signor esser più afectionato a vostra signoria he dele prescente ne ha volunto soa signoria havere notitia et io gly ho lezute de verbo ad verbum como stano et similiter alchune che soa signoria scrive a vostra signoria ha voluto gly habia vedute per queste. Altro non acade al prescente. Me recomando a vostra signoria, la qual Dio conserva et augeat ad vota. Datum Gebennis die 18 aprilis 1458.
Eiusdem dominationis dominationis vestre fidelis servus Conradinus de Georgiis etc.

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