2. Marchese da Varese a Francesco Sforza 1 febbraio 1458

Illustrissime princeps et excelsissime domine domine mi singularissime post debitam recomendationem. Non so di chi più posser avisare vostra signoria, salvo che questo illustrissimo principe et signoria, per partecipare et comunicare con essa al modo usato, mi dà copia d’una parte di soa lettera del suo capitaneo dele galee de Fiandra, la quale mando aligata. Molto si sta qui in vario iudicio sopra l’andata del signore Alisandro. Chi più gli pare meglio d’intendere dicano che senza dubio non deve né pò esser andato in quelle parte senza consentimento et ch’el sia mandato per la signoria vostra, per dover tractare e praticare cose nove, maxime intervegnendo mo la ditta presente parte copia di lettera per lo adunarse quisti reyali et signori, che questo debia essere per qualche nova intelligentia. Et essendo andato di là con tanta spesa et honorevolmente acompagnato, chi dise Lta, chi LXXX cavagli, chi volesse andare in viagio per devotione o per videre del payse non andarea con tanti, ma sotto tal collore sì bene.
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[…]. Venetiis primo februarii M°CCCC°LVIII.
Illustris dominationis vestre servitor Marchese de Varese.

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